Ospite internazionale: ABDENBI EL GADARI, Mallem della Confraternita Gnawa e leader dei
Gnawa Bambara del MAROCCO
L’Associazione Arakne Mediterranea, con il Patrocinio della
Regione Puglia , Assessorato al Mediterraneo, Pace e attività Culturali,
Settore Attività Culturali, in collaborazione con il Parco Turistico
Culturale Palmieri e con il Comune di Martignano, Assessorato alla
Cultura, presenta il progetto spettacolo: “DROMENA”, L’ORKESIS DELLA
TRANSE E IL RITO DELLA TARANTA, una giornata di studio, ricerca, musica e
danza sul tema della TRANSE.
PROGRAMMA
Ore: 17:30-19:00 - Proiezione dei seguenti video documetari:
• La Lila – rituale di Transe della Confraternita Gnawa
• La taranta di Gianfranco Mingozzi con il commento di Salvatore Quasimodo
0re: 19:00 - Discussione dei seguenti temi con dibattito aperto:
• Il rito della Taranta Oggi, a cura di Arakne Mediterranea
• La Lila , rituale di transe della Confraternita Gnawa in Marocco a cura
di Abdendi El Gadari
• Intervento sul tema del Prof. Gino L. Di
Mitri, Università del Salento
Ore: 20:00 performance artistiche a cura di:
• Arakne Mediterranea e la danza individuale di Taranta
• Gnawa Bambara dal Marocco diretto da Abdenbi El Gadari al LIUTO GUIMBRI
e
qaraqqeb
Davanti ad una complessità interculturale sempre più segnata
da fenomeni di immigrazione, Arakne Mediterranea
presenta un progetto-spettacolo che mette al centro gli usi e costumi, e
tutto ciò che riguarda il folklore locale di un determinato popolo o
Nazione, sintetizzato in greco con il termine “DROMENA”.
Obiettivo principale è quello di dare voce ad un ORKESIS
(letteralmente Orchestra)multietnica che, con riferimento ai
rituali basati sulla musica e la danza terapeutica di tradizioni diverse
(in questo caso il Salento ed il Marocco), metta al centro il fenomeno
della “LA TRANSE”[1],
stato di esaltazione di una coscienza libera o modificata, strumento
utilizzato nel tempo per dare sfogo a sofferenze, bisogni, ma anche ansie,
paure e tensioni, come lo è stato per esempio per le nostre donne e
uomini TARANTATI di un tempo.
Un progetto-spettacolo quindi, che mira a diffondere nel
Salento e nella Puglia, l’incontro e l’importanza dello spettacolo
dal vivo in varie forme ed espressività artistiche, dove l’ ORKESIS
Etnocoreutico-musicale di un popolo e di una cultura ne incontra altre e
con esse si confronta, per coglierne le differenze ma anche le similarità.
Ospite di questa Orkesis sarà il marocchino Abdenbi el
Gadari, Mallem della Confraternita Gnawa e leader dei Gnawa
Bambara , precedentemente conosciuti con il nome di SIdi Mimoun.
Nella tradizione e nel rito è il capo cerimonia , colui che conduce, con
il “Guinbri” il liuto chiamato anche chitarra tamburo, la Lila
il rito di transe Gnawa.
Presenti nelle regioni
del Marocco di Essauira, Fes , Marrakesh, Casablanca , i GNAWA sono
membri della confraternita Sufi costituita da neri africani eredi
degli antichi schiavi.
La giornata di
studio-spettacolo partirà con la proiezione di due documentari che pongono
l’accento sul fenomeno della Trance nel Salento (con il rituale della
Taranta) ed in Marocco (con il rituale Lila).
A seguire ci sarà un
dibattito aperto al contributo degli intervenuti che punterà l’accento sui
fenomeni della Trance oggi, nei rispettivi luoghi e territori coinvolti
nel progetto.
Alle 20.00 circa la
performance live degli Arakne Mediterranea e di Abdenbi el Gadari daranno
vita ad un suggestivo e multietnico spettacolo d’ascolto.
E’ scontato ribadire che il progetto vuole dare un forte
segnale alle future generazioni (terreno su cui la Compagnia Arakne
Mediterranea è da sempre impegnata), facendo cogliere ai giovani oltre che
il momento di festa, di spettacolo e di divertimento, anche una maggiore
attenzione, dignità e rispetto, e quindi interesse, alle culture altre.
La partecipazione alla giornata è gratuita. E’ gradita
l’eventuale prenotazione per gli interventi al dibattito.
[1] “TRANSE”
(o più
comunemente Trance)denota allo stesso tempo,
paradossalmente, uno stato di coscienza dominata e uno
coscienza libera. La Transe non è sempre una coscienza abitata da uno
spirito estraneo (“cavalcata”, come si dice nei riti di possessione,
dagli dei e dai dèmoni) ma è anche una coscienza che abita il mondo
attivamente, e che si estasia nel mondo. (Georges Lapassade.
“Saggio sulla Transe” a Cura di Gianni De Martino – Nota a Cura
del Curatore – Feltrinelli Editore – Milano)
Davide
Montefrancesco – Esperto in
economia dei prodotti tipici del Salento
Massimo Vaglio
– Esperto in produzioni agroalimentari meridionali
Antonio Torretti – Esperto
in comunicazione prodotti agroalimentari
Operatori del
settore
L’Associazione Turistica Culturale
Salento Griko, nell’ambito delle attività del Parco Turistico
Culturale Palmieri di Martignano, propone, in collaborazione con la
Cooperativa Nuova Generazione di Martano, un incontro di
presentazione della redazione pugliese della rivista nazionale di
riferimento del settore agroalimentare italiano “Sapori d’Italia”.
La rivista, dal 2009, si avvale della collaborazione di una
redazione pugliese che ha il compito di raccontare e promuovere il
lavoro delle eccellenze del territorio pugliese e salentino in
particolare.
L’incontro partirà dal lavoro pubblicato
nel numero di agosto/settembre 2009 della rivista dove, con uno
speciale sui prodotti tipici del Salento, in particolare con la
proposizione dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT), è
cominciato il cammino verso una promozione mirata delle tipicità del
Salento e delle interazioni con i servizi di accoglienza e
promozione del territorio.
Nel corso dell’incontro verranno fatte
degustare alcune delle tipicità del Salento rientranti nei PAT.
Con il
termine PAT si intendono quei prodotti agroalimentari le cui
metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura risultino
consolidate nel tempo, omogenee per tutto il territorio interessato,
secondo regole tradizionali, per un periodo non inferiore ai
venticinque anni.(D.M. 18 luglio 2000)
Si
tratta di varietà che hanno una tradizione produttiva storica,
espressioni di cultura e di identità locale, spesso realtà così
ristrette da non giustificare una dop, ad esempio.
La
Puglia vanta ben 220 prodotti agroalimentari tradizionali di cui 120
salentini e, di questi, 75 ascrivibili alla Provincia di Lecce.Tra
questi:
Il
pecorino di Maglie, l’albicocca di Galatone, la batata dell'agro
leccese, i capperi in salamoia, la cicerchia, la cotognata, la fava
di Zollino, la carota giallo-viola di Tiggiano, le caruselle sotto
aceto, la conserva piccante di peperoni, il finocchio marino sotto
aceto, la meloncella, la mostarda, i mùgnuli, la patata novella
Sieglinde di Galatina, il pisello nano di Zollino, il pisello riccio
di Sannicola, il pomodoro da serbo giallo, l’agnello al forno con
patate alla leccese, la ciciri e trja, le fave bianche e cicorie, il
galletto di S.Oronzo, il grano stampato, la melanzanata di
S.Oronzo, le paparine ‘nfucate, i piselli a ceca mariti, le alici
marinate, le cozze piccinne allu rienu, le monacelle, il polpo alla
pignatta, lo scapece alla gallipolina, la zuppa di pesce alla
gallipolitana, il caprino, il pecorino di Maglie, la ricotta forte,
la ricotta marzotica leccese, gli africani, la bocca di dama, il
buccunottu gallipolino, la cuddura, la cupeta, il dolcetto della
sposa, il fruttone, i maccheroni e le orecchiette, le lasagne
arrotolate, i mustazzueli nnasprati, il pesce e l’agnello di pasta
di mandorla, il pasticciotto leccese, il pistofatru, i
purceddhruzzi, la zeppola salentina, le griselle di orzo e di grano,
le pucce, le uliate, il pane di semola, il pane di orzo, il rustico
leccese, il marzapane, il liquore di mirto, la salsiccia alla
salentina, i turcinielli, il sanguinaccio leccese.
Sono in
attesa di essere inseriti ufficialmente nei PAT i seguenti prodotti
della Provincia di Lecce:
Amaro e
liquore S. Domenico, arancia piattello, cazzateddhra di Nardò,
cazzateddhra di Surbo, cicoria all’acqua, cicoria riccia, mafalda,
matriata, millaffanti, la mpilla, la passulata di Nardò, la
piscialetta, la pitilla, le pitteddhre, la quatara di Porto Cesareo,
la sceblasti, lo spezzatu e lo spumone del Salento.
La rivista Sapori d’Italia è curata
dall’Accademia delle 5T, un movimento culturale che raccoglie
aziende che producono o somministrano prodotti legati al Territorio
e che si distinguono per Tradizione e/o Tipicità, ossia per quel
genere di eccellente Qualitttttà (Territorio, Tipicità,
Tradizione, Tracciabilità, Trasparenza) che contraddistingue l'agroalimentare
italiano autentico. Contadini, commercianti, ristoratori, casari,
norcini, maestri distillatori, vignaioli, fornai, pastori... e
quanti altri, compresi enti pubblici, consorzi, imprese, che hanno
fatto una scelta di campo coraggiosa e più faticosa, si sono uniti
per promuovere, tutelare e diffondere il buono e il naturale.
13 NOVEMBRE 2009
ORE 20.30
PARCO TURISTICO
CULTURALE PALMIERI - MARTIGNANO (LE)
SALA CONFERENZE
STELLA GRANDE E ANIME BIANCHE IN CONCERTO
Presentazione del nuovo cd “Ieni allu balcone” Ingresso gratuito
L’Associazione Multi Culturale “Vibrazioni popolari” in
collaborazione con il Parco Turistico Culturale Palmieri ed il
Comune di Martignano, presenta, venerdì 13 novembre, alle ore 20,30,
presso la sala conferenze di Palazzo Palmieri, il nuovo lavoro
discografico “Ieni allu balcone” di Stella Grande e Anime Bianche.
Per Stella Grande e Anime Bianche è la seconda prova discografica,
dopo un cammino di quattro anni che ha arricchito artisticamente,
poeticamente e musicalmente il gruppo salentino. Una evoluzione
naturale di studio, di impegno, di esperienza maturata con
l’incontro ed il calore del pubblico, dei luoghi, dei concerti, che
ha prodotto oggi un lavoro attento alla realtà dell’oggi, ma anche
rispettoso di un autentico passato.
I brani delle Anime Bianche e soprattutto le parole del poeta Elio
Coriano, raccontano sia le rabbie odierne, sia quelle che sono
appartenute ad una memoria collettiva; parlano di ingiustizie, di
viaggi, di emigrazioni, di passioni che ancora rosseggiano sotto le
ceneri del tempo.
I musicisti faticano sul palco, la gente balla e suda, si creano
incredibili sinergie di suoni, di sguardi, di tensioni positive, che
coinvolgono l’artista e lo spettatore, che diventano quasi una cosa
sola, è questo l’acme, anime che si donano, anime che si colgono.
L’ intento del gruppo è questo, far rivivere in chi ci ascolta,
l’emozione originaria, lo stato d’animo, lo sfioramento del dito di
un dio che ha fatto scaturire il testo e la musica di una canzone.
IENI ALLU BALCONE
Brani:
IENI ALLU BALCONE (Elio Coriano)
AMERICA (Trad. Popolare)
ARGENTINA (Elio Coriano)
BONCAVALIERE (Trad. Popolare)
CANZONI DEL PANE TOLTO DI BOCCA (Elio Coriano)
CECILIA (Trad. Popolare)
PIZZICA ARABIA (Elio Coriano)
ZUCCARU E MIELE (Elio Coriano)
UCCIA CANAGLIA (Trad. Popolare)
L’ACQUA TE LA FUNTANA (Trad. Popolare)
AMARA GELOSIA (Elio Coriano)
Le Anime Bianche sono: Stella Grande, la cantante e maggiore interprete del
repertorio del gruppo; oltre ad una voce duttile e potente, possiede
un magnetismo eccezionale, dal 2004 voce della Orchestra de La Notte
della Taranta, sotto le direzioni di Ambrogio Sparagna e Mauro
Pagani; Elio Coriano, fondatore del gruppo, uno dei poeti più
affermati in campo nazionale e inoltre un attento animatore
culturale; Daniela Bray, flautista pur giovanissima, può vantare una
straordinaria carriera sia nell’ambito del repertorio classico che
in quello popolare; Luca Bellocci, un virtuoso della fisarmonica al servizio del
gruppo; Roberto Franco, e il suo ritmo vivo con il basso; Luigi Marra, un giovanissimo talento che usa con maestria sia
il violino, sia la voce, sia l’organetto; Erica Rizzo, non ha bisogno di presentazioni perché è una
straordinaria tamburellista ed interprete della tradizione musicale
salentina.
FESTA
DELL’URAGANO 14, 15 E 16 NOVEMBRE 2009 - MARTIGNANO (LE)
FESTEGGIAMENTI
CIVILI E RELIGIOSI IN ONORE DI SAN PANTALEONE
SABATO 14
NOVEMBRE 2009 ORE 18.30
PARCO TURISTICO
CULTURALE PALMIERI - MARTIGNANO (LE)
SALA CONFERENZE
Presentazione del romanzo “Pantaleone, il medico” di Peter Von
Steinitz”
Prosegue l’attività di sensibilizzazione attorno alla figura
di San Pantaleone, protettore di Martignano, attraverso la
proposizione del primo romanzo storico sul Santo, opera del prete
che ha amministrato la Chiesa di San Pantaleone a Colonia, in
Germania.
La presentazione sarà l’occasione per ribadire con forza
l’assoluta urgenza dell’avvio di una fase di ricerca scientifica sul
culto di S. Pantaleo a Martignano e nel Salento che impegni
Istituzioni, Comitato festa patronale, Parrocchia, Associazioni e
studiosi del territorio, a produrre un testo scientifico che
recuperi e valorizzi il solido patrimonio storico, culturale,
religioso ed umano (in particolare la memoria orale dei nostri
anziani merita un’azione rapida in merito) costituito attorno alla
figura del Medico e Martire di Nicomedia.
All’incontro saranno presenti:
Peter Von
Steinitz,
autore del libro
Renato Ferraro
di Silvi e Castiglione,
traduzione in italiano del testo
Maria Rosa
Masucci,
che ha curato la revisione del testo in italiano
Renato Delos,
Parroco di Martignano
Luigino Sergio,
Sindaco di Martignano
Pantaleo Rielli,
Responsabile del Parco Turistico Palmieri
Romeo Rosato,
Presidente Comitato Festa patronale
L’evento è organizzato dall’Associazione Salento Griko, in
collaborazione con il Comune di Martignano, la Parrocchia S. Maria
dei Martiri ed il Comitato festa patronale.
Peter von
Steinitz
Pantaleone, il
medico
Traduzione di
Renato Ferraro di Silvi e Castiglione
Collana "La memoria
storica" Editoriale Scientifica - Napoli
pp. 296, 2009,
isbn 978-88-6342-092-0,
Euro 22,00
Il 27 luglio del 305
veniva martirizzato a Nicomedia, capitale dell’Impero Romano
d’Oriente, un giovane medico di nome Pantaleone o, secondo altre
versioni, Panteleimon. Il martirio viene generalmente inscritto
nella persecuzione di Diocleziano, ma secondo la convincente
ricostruzione storica che si rinviene in questo libro, esso deve
essere, più probabilmente, messo sul conto del suo “cesare”, genero
e successore: Galerio.
Partendo dalle
consolidate narrazioni tralaticie che sono presenti sia nella Chiesa
Romana sia in quelle Orientali (cattoliche e ortodosse), e intessute
con vicende dichiaratamente di fantasia, il libro - che certamente
si ascrive alla categoria dei romanzi storici, ma che è insieme un
romanzo di formazione e un percorso filosofico-teologico -
ricostruisce la vita e la morte del giovane Martire, la sua
formazione scientifica, la sua pratica professionale medica sulle
orme del padre, le tenerezze e le sfide dell’adolescenza e di una
giovinezza che sente fortemente l’amicizia e non disdegna affatto
l’amore, il cammino non facile e spesso frenato da perplessità e da
esitazioni verso la conversione al cristianesimo. A volte
incisivamente realistica, a volte soffusa di una coloritura che
ricorda invece certo “realismo magico”, la narrazione non scivola
mai nell’edificante stucchevole o nel teoretico astruso. Ma pur
degno di sottolineatura è l’affresco vivace dell’epoca in cui la
vicenda è collocata: Nicomedia è stata da poco eletta a sua capitale
da Diocleziano, ed egli vuol renderla degna di tale qualifica: il
tumultuoso sviluppo urbanistico si accompagna alla creazione di
un’aristocrazia imperiale in cui confluiscono notabili locali e
militari e funzionari, con consorti e famiglie, “immigrati” al
seguito o richiamati dall’augusto da varie parti dell’impero: molti
sono i personaggi scolpiti a tutto tondo e le scene dai colori
vivaci. La vita e la morte del Martire hanno commosso uomini di
tutte le epoche e suggerito anche notevoli interpretazioni
artistiche: si rammentino, soprattutto, le icone delle Chiese
Orientali, che con il loro gran numero provano una venerazione
popolare ininterrotta nei secoli.
PETER VON STEINITZ
E' nato nel 1940 in
Perù, dove il padre, ingegnere elettrotecnico, lavorava per la
filiale locale della Telefunken. Richiamato alle armi, il tenente di
vascello Kurt von Steinitz della Kriegsmarine era cugino di mia
madre. L'ho conosciuto da bambino quando, sostando con il suo U-boot
nel porto di Napoli, veniva in visita dai miei genitori. Sarebbe poi
affondato in combattimento con il suo battello, mentre la giovane
vedova e il figlioletto ancora infante riuscivano a rientrare
fortunosamente in Europa a bordo di un mercantile neutrale.
Il giovane Peter - bellissimo come il protagonista del suo romanzo -
compie studi di architettura a Braunschweig, ma effettua vari stages
all'estero, fra l'altro a Napoli, dove nel '62 si mise in contatto
con la tua nonna, ancora vivente, e così ci conoscemmo e facemmo
amicizia. Poi ci perdemmo un po' di vista.
Nel 1980 - a quarant'anni d'età, dunque - intraprende gli studi di
teologia a Roma, e il 31 maggio del 1984 viene ordinato sacerdote da
Giovanni Paolo II in San Pietro. Dal 1987 al 2008 è parroco della
Basilica di St. Pantaleon, una delle più belle e antiche chiese
romaniche della Germania. Attualmente assolve una missione pastorale
a Muenster”.
DOMENICA 15
NOVEMBRE 2009 ORE 17.30
Messa e a seguire,
accensione della tradizionale “focara”
LUNEDI’ 16
NOVEMBRE 2009
ORE 13.40
Ritrovo dei fedeli
in chiesa, processione per le vie del paese, fuochi d’artificio,
rientro in chiesa e panegirico con bacio della reliquia.
ORE 20.00
I^ Edizione del Premio “Martora d’Oro”
Sala Consiliare del Municipio di Martignano - A cura della Pro Loco
“A. Martano” di Martignano con il Patrocinio del Comune.
Incontro di
approfondimento sulla famiglia Palmieri in Italia e in Europa, dal
luogo che ha dato i natali all’illustre “Marchese dei Lumi” Giuseppe
Palmieri.
Riprende il
dialogo sulla figura di Giuseppe Palmieri, il “Marchese dei Lumi”,
nato a Martignano (Le) il 1721 e morto a Napoli il 1793. E la sua
casa natale, Palazzo Palmieri a Martignano, oggi sede del Parco
Turistico Culturale Palmieri, creato e gestito dall’Associazione
Turistica Salento Griko, ospiterà sabato 21 novembre 2009, un
incontro di approfondimento e studio sulla famiglia Palmieri. Ospiti
della serata saranno Pantaleone Palmieri autore del libro “Palmieri,
una famiglia nel tempo” ed il professore e storico leccese
Luigiantonio Montefusco.
Organizzato
dall’Associazione Turistica Salento Griko l’incontro rientra nel
calendario di“Ottobre…piovono
libri 2009. I luoghi della lettura”, manifestazione promossa dal
Centro per il Libro in collaborazione con la Conferenza
delle Regioni e delle Province Autonome, l’Unione delle
Province d’Italia e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani.
In Puglia, l’iniziativa rientra nel percorso tematico
La Puglia nel Sud di oggi - una terra di molte voci che si è
voluto dare come filo conduttore a più di 250 eventi sul territorio
pugliese.
L’evento è
patrocinato dal Comune di Martignano.
L’incontro
presenterà per la prima volta a Martignano, il testo “Palmieri, una
famiglia nel tempo” scritto, nel 2001 da Pantaleone Palmieri, medico
monopolitano. Laureato in Medicina e Chirurgia, specializzato in
Puericultura con perfezionamento in Neonatologia e Immunoematologia
pediatrica presso l'Università di Bari, ha pubblicato numerosi
lavori scientifici ed è Pediatra di Base.
Appassionato di storia locale e familiare, si è dedicato per anni
alla ricostruzione genealogica e storica della sua famiglia.
Del suo libro Pantaleone Palmieri dice:
“Anno dopo anno,
ho messo insieme una miriade di informazioni che mi hanno permesso
di ricostruire 32 generazioni del ceppo dei Palmieri al quale
appartengo. Ho conosciuto e visitato luoghi dove i Palmieri sono
nati e/o vissuti e/o morti; ho letto documenti editi e non, che mi
hanno fatto conoscere gli usi dei secoli scorsi; ho potuto recepire
la gioia che alcune famiglie provavano nel vedere la loro
discendenza moltiplicarsi, come pure il dolore e la rassegnazione
per le infinite morti infantili naturali o per malattie come la
peste del 1691 che causò la morte di molti Monopolitani.”
Così ne parla lo storico leccese Luigiantonio Montefusco:
“Leo Palmieri,
uomo nobile, in tutte le accezioni del termine, si è dedicato con
Spirito acuto e critico, alla ricostruzione, sin dalle più remote
origini, della Sua famiglia e ciò non per vanagloria o per mero
spirito di erudizione, bensì perché un uomo può guardare
tranquillamente e con sicurezza al futuro soltanto quando è
consapevole del suo passato, delle sue origini.
Leo Palmieri si addentra con passo sicuro nella folta selva
costituita dai vari alberi, rami e ramoscelli della Sua famiglia ed
egli con l'acume dello storico, sulla scorta di una
forte base documentaria, riesce ad operare collegamenti, sì da
arrivare a presentarci un albero variamente ramificato, con una
consequenzialità da padre in figlio sicura e docu-mentata; egli
infatti, ha consultato registri di battesimi, morti e matrimoni,
Registri di Stato Civile, atti notarili, Catasti Onciari e
Catastuoli, opere manoscritte ed a stampa, documenti cartacei,
lapidei e pittorici, non ha trascurato nulla, non ha lasciato nulla
di intentato, pur di arrivare ad una ricostruzione, il più possibile
sicura, della Sua famiglia. Oltre mille e cento anni di Storia
italiana sono condensati nelle pagine e nelle tavole presenti in
questo volume.
L 'impresa affrontata da Leo Palmieri non era facile, è stata molto
ardua per vari motivi: molti rami della famiglia si sono estinti da
tempo, molti documenti più non esistono o perché dispersi o perché
andati distrutti, molti archivi sono andati dispersi, di molti
personaggi è andata perduta la memoria storica, eppure il nostro
autore, con pazienza certosina è riuscito a tracciarne la storia;
con abbondanza di dettagli ci fornisce l'elenco dei possedimenti,
dei feudi, dei palazzi che i Palmieri hanno posseduto in ogni angolo
d'Italia ed all'estero; con dovizia di particolari ci fornisce la
blasonatura dei vari stemmi di cui la famiglia ha fatto uso nel
corso dei secoli, i vari Motti, sin le livree ed i bottoni che i
vari rami della famiglia hanno adoperato.
Il tutto è preceduto da un'importante ed esauriente trattazione
sulla nascita, la formazione, l'origine e la derivazione dei cognomi
in genere, per poi arrivare alle diverse forme del cognome PALMIERI.
Guidato dal rigore scientifico che deve caratterizzare ogni opera
storica e dall'amore per i suoi Padri, Leo Palmieri ci fornisce,
così, un 'opera ricca, precisa ed esaustiva della famiglia PALMIERI,
seguita per trentadue generazioni, attraverso 1100 anni, dagli
albori della stessa fino ad oggi.”
NOTA STORICA SU GIUSEPPE PALMIERI
Nato a
Martignano da Carlo e Laura Veneri il 5 maggio 1721 e morto a Napoli
il 30 gennaio 1793. Frequentò a Lecce le scuole dei Gesuiti e
intraprese la carriera militare fino a raggiungere il grado di
tenente colonnello. Lasciata la carriera militare divenne, nel
fervido periodo delle riforme illuministiche, un importante
promotore del progresso agricolo salentino e un appassionato
divulgatore delle scienze economiche. Nel 1791 fu nominato direttore
del Supremo Consiglio delle Finanze del Regno e da illuminista
convinto diede l’avvio all’abbattimento dell’ormai anacronistico e
fatiscente feudalesimo: propose leggi annonarie e moderni
regolamenti, riforme di codici e di istituti. Si interessò di
giurisprudenza, di matematica e di lingue europee moderne, ma anche
di arte militare. Pubblicò diversi volumi, soprattutto di economia
e di agricoltura.
Il Marchese che
amò l‘agricoltura, piantò gli ulivi e scrisse di felicità.
Di lui Adam
Smith nel 1782 dirà: “reca piacere vedere gli affari di uno Stato
nelle mani di un uomo così illuminato, cosa oggidì sì rara.”
Associazione Follevola, in collaborazione con
CSVS, vi invita a partecipare allo Spettacolo d’Ascolto nell’ambito della
rassegna Ottobre Piovono Libri. Il 3 Ottobre a Martignano, Palazzo
Palmieri; e il 10 Ottobre a Galatina, biblioteca “P. Siciliani”, alle ore
19.00 inizia il nostro esperimento: esplorare le peculiarità comunicative
e lo sconfinato terreno emotivo ed evocativo che il suono è in grado di
raggiugere.
Per secoli la trasmisione orale ha rivestito un ruolo fondamentale nella
memoria di una comunità. Solo in tempi relativamente recenti e
proporzionalmente alle possibilità offerte dalla tecnologia, l’immagine ha
preso il sopravvento. Risalendo le tracce della tradizione, lo Spettacolo
d’ascolto propone invece frammenti di realtà messi a fuoco da un senso
spesso marginale: l’Udito.
Lo scopo è rivalorizzare questa componente fondamentale ma effimera del
nostro patrimonio storico.
Lo spettacolo inaugura il cantiere della Mappa Sonora, un’interfaccia
multimediale su web che restituisca sotto forma di suoni, rumori, musiche,
testimonianze audio, suggestioni sonore e altri elementi tipicamente
acustici, le caratteristiche storiche, artistiche e culturali di un
ambiente o di un territorio, con particolare attenzione alle tradizioni
popolari italiane.
In virtù della complessità che l’articolato percorso naturalmente
suggerisce, essenziali sono le collaborazioni con quanti hanno dato
importanza all’emissioni sonore dell’universo, registrando, divulgando e
archiviando il materiale di preziose ricerche condotte nel tempo da
studiosi illustri. Dal lavoro dell’Associazione “Ernesto de Martino” –
Salento e della casa editrice Kurumuny prende corpo il progetto che si
avvale dell’esperienza culturale dell’Associazione “Salento Griko”;
essenziale inoltre il supporto dell’Istituto “Diego Carpitella” e del
Comune di Melpignano da sempre attivi nel lavoro di documentazione sulla
tradizione orale del Salento e sul suo folklore. Capofila, inoltre, del
progetto “Taranta nella rete” - in cui Mappa Sonora è inserito -
nell’ambito del progetto Rete dei Festival promosso dall’ ANCI e sostenuto
dal Ministero della Gioventù.
APPUNTAMENTI DI AGOSTO AL PARCO TURISTICO
CULTURALE PALMIERI
Appuntamento da non
perdere a Martignano, presso il Parco Turistico Culturale Palmieri,
all’interno della rassegna estiva “Sotto le stelle della Grecìa” voluta
dal Comune di Martignano, con la sensibilità artistica di Roberto
Vecchioni, noto cantautore italiano, e straordinario scrittore alla prese
con la promozione del suo ultimo lavoro, edito da Einaudi, “Scacco a Dio”.
Il Professore
Vecchioni,
docente di Forme
di poesia per musica presso l'Università di Pavia e titolare di un corso
alla Sapienza di Roma del suo ultimo libro dice: «Credo che tutti gli
uomini giochino a scacchi con Dio. Il problema è chiedersi se Dio lo
permette o non lo sopporta».
IL
LIBRO
E se un giorno
Dio, in piena crisi esistenziale, si travestisse da pittore del
Rinascimento o da chitarrista rock, da trapezista o da cortigiana, per
cercare di comprendere gli uomini, quelle sue creature ribelli che ormai
gli sembra di non capire più?
Così infatti si presenta
il Creatore davanti al «suo primo consigliere» Teliqalipukt, una vecchia
conoscenza dei lettori di Roberto Vecchioni. E proprio all'angelo mandato
sulla terra per seguire gli uomini, già narratore dei Viaggi del tempo
immobile, Dio chiede di spiegarglieli, gli uomini, lui che li ha
conosciuti da vicino.
Inizia così una sorta di
«terapia» in cui Teliqalipukt si fa cantastorie per Dio. Da Catullo a JFK,
passando per Shakespeare e Federico II, i protagonisti di queste storie
hanno sfidato Dio inventandosi un destino diverso da quello che sembrava
già scritto.
Sono grandi uomini che
tutti conosciamo, si direbbe. Eppure questa parte della loro storia
nessuno ce l'aveva raccontata.
Tra i personaggi
troviamo Oscar Wilde che
dopo anni di carcere va a vivere sotto falso nome nel nord della Francia.
Finge? È davvero convinto di essere un altro? J. F. Kennedy decide invece
di inscenare la propria morte per poi fuggire in Islanda nascondendosi in
una baita sperduta. Sir Alee Guinness da ateo
convinto diventa cattolico quando, nei panni di Padre Brown, entra in una
chiesa per parlare con un'ombra della sorte del figlio in fin di vita.
Un altro racconto è un vertiginoso gioco di specchi che sovrappone le
identità di Shakespeare, Marlowe e
Thomas Kyd.
Il matematico Evariste Galois
è morto in duello non a causa di una donna ma per una scoperta che ha
capovolto il suo mondo. Federico II, dopo un dialogo
con Francesco d'Assisi,
decide di andare in battaglia contro i musulmani lasciandoli vincere. Catullo rivede l'amata
Lesbia durante il processo nel quale è accusata di veneficio, ma lei ha
una reazione davvero sorprendente.
Serata in musica, con punti di osservazione
dello spazio e mostra tematica.
Nei suggestivi spazi di Palazzo Palmieri, a
Martignano, la musica Jazz di Martin
Jacobsen ai sassofoni,
Francesco Negro al pianoforte, Giampaolo Laurentaci al
contrabbasso e Dario De Giorgi
alla batteria, accompagna la scoperta dello spazio e delle sue emozioni
grazie ai punti di osservazione allestiti con telescopi nei giardini storici
di Palazzo Palmieri dall’Associazione Astronomica San Lorenzo di Casarano.
I virtuosismi di straordinari interpreti della
musica jazz, in particolare del sassofonista danese Jacobsen e del
salentino Francesco Negro, con repertori classici e composizioni
originali, faranno da colonna sonora ad una serata che avvicina l’uomo
allo spazio, con l’osservazione diretta della volta celeste (con uno
sguardo alla Luna e alla sua superficie, a pianeti, ammassi globulari,
nebulose, stelle doppie, ecc) ed un viaggio nella storia dell’uomo alla
ricerca dello spazio grazie alla mostra allestita all’interno della Sala
conferenze di Palazzo Palmieri che, a 40 anni dalla missione Apollo,
riprodurrà, con foto, video e sonde spaziali, il sistema solare e i suoi
segreti.
A rendere più suggestivo il contesto saranno
le luci soffuse che sostituiranno l’illuminazione del Palazzo al fine di
rendere più ridotta possibile la distanza dell’uomo dallo spazio.
Come di consueto tutti gli spazi del Parco
Turistico Palmieri saranno aperti e visitabili con i servizi del Front
Office Turistico Salento Griko.
L’evento è
organizzato dal Comune di Martignano in collaborazione con l’Associazione
Turistica Culturale Salento Griko e rientra nella rassegna “Sotto le
stelle della Grecìa”.
L’Associazione
Multiculturale “Vibrazioni Popolari” e l’Associazione Salento Griko
di Martignano vi invitano a: “GRAMSCIANA – Versi sui
Quaderni del carcere “
Parole di Elio Coriano, musica di Vito Aluisi
A seguire
Concerto dei “Leda”
con Vito Aluisi,
Pasquale De Salve, Alessandro Pellegrino
I grandi personaggi quando vengono santificati possono fare solo i
miracoli, ma nella storia i miracoli non esistono, la storia è
frutto di sforzo, di opposizione al potere, a qualunque potere;
troppo comodo fare l’icona e lasciarla lì in stanca adorazione. Per
Elio Coriano, autore delle poesie e dei testi della serata, è quasi
un dovere riproporre il messaggio gramsciano, un messaggio di grande
lucidità, di grande criticità, non solo verso il fascismo, ma anche
contro tanti dirigenti del partito che facevano a gara per
dimenticarlo, ad aspettare che il carcere facesse il suo mestiere.
Gramsci non era un santo, non era un eroe, ma un impietoso pensatore
dei problemi italiani e degli italiani. Ma c’era anche un Gramsci
privato, un padre che non sapeva dei suoi due bambini, un marito che
trovava grandi difficoltà a capire la moglie e a farsi capire. Tutto
il lavoro di Coriano si occupa della dimensione politica ma
soprattutto della dimensione intima di un uomo che si attrezza per
resistere, per opporsi con la sola forza della conoscenza a un
regime che aveva prima ammaliato e poi imprigionato un intero
popolo.
Un lavoro che è durato, con alterne vicende di studio e
composizione, almeno tre anni. Alla fine le poesie sono più di
quattrocento e dovrebbero occupare nelle intenzioni di Coriano
almeno tre libri:
Fürewig1; Fürewig2; Fürewig3.
Fürewig, come diceva Goethe, è quando si scrive per l’eternità e non
per la contingenza, lezione che Antonio Gramsci aveva appreso
benissimo.
GRAMSCI (1891-1937)
La mia vita trascorre sempre ugualmente monotona. Anche lo studiare
è molto piú difficile di quanto non sembrerebbe.
Ho ricevuto qualche libro e in verità leggo molto (piú di un volume
al giorno, oltre i giornali), ma non è a questo che mi riferisco;
intendo altro. Sono assillato (è questo fenomeno proprio di
carcerati, penso) da questa idea: che bisognerebbe far qualcosa «fürewig»...
Insomma, vorrei, secondo un piano prestabilito, occuparmi
intensamente e sistematicamente di qualche soggetto che mi
assorbisse e centralizzasse la mia vita interiore. Ho pensato a
quattro soggetti finora... e cioè:
1 ° una ricerca sulla formazione dello spirito pubblico in Italia
nel secolo scorso...
2° Uno studio di linguistica comparata! Niente meno. Ma che cosa
potrebbe essere piú «disinteressato» e fúrewig di ciò?...
3° Uno studio sul teatro di Pirandello e sulla trasformazione del
gusto teatrale italiano...
4° Un saggio sui romanzi di appendice e il gusto popolare in
letteratura.
Antonio Gramsci
ELIO CORIANO, POETA
Elio Coriano è nato a Martignano (Salento) nel 1955. Poeta ed
operatore culturale, insegna italiano e storia presso l'Istituto
Professionale "Egidio Lanoce" di Maglie. Con Conte editore ha
pubblicato, nella collana Internet Poetry, fondata da Francesco
Saverio Dodaro, A tre deserti dall'ombra dell' ultimo sorriso
meccanico, "Three desert from the shadow of the last mechhanical
smile (Premio Venezia Poesia 1996). Con Le pianure del silenzio
tradotto in cinque lingue, ha inaugurato sempre per Conte editore E
800. Euopean Literature, collana diretta e ideata da F. S. Dodaro.
Nel 2005 ha pubblicato per I Quaderni del Bardo, Dolorosa Impotenza
- Il Mesterie delle Parole con dieci disegni di Maurizio Leo e la
prefazione di Antonio Errico. Nel 2006 per Luca Pensa editore, nella
collana 'alfaomega', ha pubblicato Scritture randagie con la
prefazione del filosofo cileno Sergio
Vuskovic Rojo.
L’Associazione Turistica
Culturale Salento Griko e l’Associazione Multiculturale “Vibrazioni
popolari” di Martignano, vi invitano alla presentazione del
“docudramma”
“Un rumore di gabbiani,
orazione per i martiri dei petrolchimici”
Intervengono: Giuseppe Serravezza (Presidente LILT Lecce) Giuseppe Cristaldi, autore del libro e mediometraggio “Un Rumore di
Gabbiani” Luigino Sergio, Presidente dell’Unione dei Comuni della Grecìa
Salentina Alfredo Melissano, Rappresentante Associazione Nuova Messapia Franco Caiulo, del Comitato Vittime del Petrolchimico
Performance poetica a
cura di Elio Coriano, poeta
Saranno presenti rappresentanti di Associazioni di tutela della
ambiente impegnate nel nostro territorio ed una vittima del
petrolchimico di Brindisi. Nel corso della serata
saranno proiettati parti del mediometraggio di Cristaldi.
UN RUMORE DI GABBIANI (SINOSSI e BIOGRAFIA)
La vita eroica di Gabriele Bortolozzo, ex-dipendente del
petrolchimico di Porto Marghera, quale somma memoria da tramandare
ai posteri. Le gesta esemplari raccontate da un suo simile, sodale,
in terra brindisina, un operaio che sul punto di morire descrive
minuziosamente il proprio retaggio ad un feto, presunto, insperato,
affinché niente e nessuno annaspi più nell’oblio. Il martirio di
uomini barattati col polivinilcloruro, le strazianti testimonianze
delle vedove, dei figli, dei medici segnati dal tragico fenomeno. I
viaggi della speranza, le vessazioni subite dagli autoclavisti per
mano dei colleghi d’altri reparti, la natura ridotta ad una carcassa
di molosso. La ritrosia culturale imperante, ovvero una omertà
inconsapevole presente anche nel collettivo vittime.
E poi ancora, le intercalazioni dialogiche della Saggezza con il
Futuro, l’inversione dei loro ruoli.
Questo il contenuto tematico del mediometraggio Un rumore di
gabbiani. Orazione per i martiri dei petrolchimici, soluzione
filmica sperimentale sia a livello testuale che strutturale, che
ricorre al teatro civile odierno per insinuarsi nelle viscere di una
terra condannata ai decessi tumorali e che in essa si premura di
edificarne soverchiante denuncia.
Con la collaborazione straordinaria di Franco Battiato.
GIUSEPPE CRISTALDI (1983) vive a Parabita (Lecce). Dopo la sua prima
opera Storia di un metronomo capovolto, torna al pubblico con un
mediometraggio di straordinaria attualità. Un rumore di gabbiani
gode di una distribuzione editoriale (libro+dvd. Ed. Besa), il libro
annesso al dvd si privilegia della prefazione del cantante Caparezza
ed ha partecipato al Levante FilmFest di Bari. Il riscontro ottenuto
mediante la promozione capillare nelle scuole, negli agglomerati
pugliesi particolarmente intaccati dalla tematica, ha condotto
l’opera a recensioni e servizi televisivi di carattere nazionale.
Intento primario dell’opera è quello di travalicare le barriere
territoriali reticenti e mafiose per giungere ad una logica
nazionale di denuncia e di memoria (236 ex dipendenti petrolchimici
morti e mai risarciti) attraverso ogni formula possibile.
LA PIAGA PETROLCHIMICA, cenni storici
Nel 1950 ha principio la storia petrolchimica in Italia. A Porto
Marghera (Ve) nasce il primo impianto per la polimerizzazione del
CLORURO DI VINILE MONOMERO, da cui poi ottenere il PVC, su un
terrapieno di rifiuti altamente inquinanti. Dopo il colosso veneto,
sempre per mano della Montedison (Eni), sorgono impianti similari in
tutta la penisola, Mantova, Manfredonia, Brindisi e di pari passo a
ciò migliaia di uomini passano dalle realtà contadine allo spettro
chimico senza un minimo percorso di educazione professionale e di
sensibilizzazione riguardante le componenti trattate.
Nel 1973 l’OMS riconosce cancerogeno il CVM e nel contempo comincia
il primo allarmismo operaio. Gabriele Bortolozzo è il pioniere della
detta lotta, egli è dipendente dello stabilimento di Porto Marghera,
subodora la nocività della sostanza già prima che l’OMS si pronunci,
si dichiara OBIETTORE DI COSCIENZA ALLE PRODUZIONI NOCIVE. Insieme
all’operaio si innesca un movimento ampio di protesta che arriva
persino al monitoraggio autonomo presso la laguna, laddove le navi
trasportano i fanghi tossici per scaricarli a largo. Tuttavia gli
apparati dirigenziali si attivano al filtraggio sapiente delle
notizie relative alla dannosità del prodotto.
Nel 1990 Gabriele Bortolozzo è meno solo, alla sua incommensurabile
opera di acquisizione delle cartelle cliniche di tutti gli operai
Montedison si associa MEDICINA DEMOCRATICA (cooperativa di medici,
scienziati… che si occupa della salute sui posti di lavoro).
Presenta al p.m. Felice Casson un esposto. Le accuse sono
gravissime: STRAGE, DISASTRO COLPOSO, LESIONI COLPOSE, OMISSIONI DI
CAUTELE. Comincia il processo.
Nel 2001 La sentenza di primo grado assolve tutti gli imputati del
caso Enichem (Montedison, Eni), ma negli anni successivi, allo scopo
di chiudere ogni procedimento giudiziario, l’azienda si adopera in
risarcimenti sommari e privati delle famiglie interessate (260
vittime), tale condotta la ripete nel 2007 a Manfredonia, cercando
di eludere una condanna che poi in realtà non arriva.
A Brindisi si avviano le indagini nel 1996, grazie ad una denuncia
dell’operaio Luigi Caretto presentata a Felice Casson. Ma nel 2003
la procura di Brindisi stralcia le posizioni degli imputati
archiviando. Così accade anche nel 2008, quando il g.i.p. Sardiello
decide l’archiviazione comunicandolo privatamente agli avvocati.
SINOSSI SUPPLEMENTARE ‘UN RUMORE DI GABBIANI’
Un rumore di Gabbiani è un excursus sulla mattanza petrolchimica in
Italia, in particolar modo nello stabilimento di Brindisi che ad
oggi annovera 236 ex dipendenti morti per insorgenze tumorali
causate dall’inalazione del CVM.
Più che un film vuole essere una soluzione filmica sperimentale
costituita da un’orazione di teatro civico, da intercalazioni
documentaristiche e da provocazioni scenografiche. L’oratore è da
intendersi come il timoniere della lotta operaia brindisina, tale
Luigi Caretto, che verso la fine della propria esistenza si rivolge
ad un feto raccontandogli il proprio martirio e quello di centinaia
di suoi simili anteponendo l’epopea del collega Gabriele Bortolozzo
quale retaggio indimenticabile ed esemplare per i posteri.
Nel corso del mediometraggio si snocciolano alcuni aneddoti
importanti per la caratterizzazione della detta, silente, mattanza:
le testimonianze strazianti di vedove, reduci, figli, le loro corse
a perdifiato alla ricerca di assistenza medica, l’umiliazione sui
luoghi di lavoro, la discriminazione subita dai lavoratori più
colpiti dal male, ovvero gli autoclavisti, l’ignominia vissuta dagli
stessi nei paesi di appartenenza (cancro al fegato = uso di
alcolici), l’omertà consapevole ed inconsapevole dovuta ad una
ritrosia culturale, i machiavellismi degli apparati dirigenziali per
l’occultamento della propria colpevolezza, la vendita degli immobili
per il raggiungimento di cure adeguate.
Ma oltre a ciò, in questo lavoro traspare la deriva del circostante
tutto, la contaminazione delle coltivazioni, l’alta incidenza
tumorale nei luoghi interessati dalle esalazioni petrolchimiche, il
numero considerevole di bimbi nati col tumore al cervello nello
stesso agglomerato brindisino.
Un assunto traspare su tutto: lo stato di colpevolezza del pugliese
in quanto tale da espiarsi mediante la Memoria ed iniziative che
consentano il risarcimento di queste vittime, giacché la giustizia
ordinaria, sensibilmente influenzata (documentato), ha latitato.
L’Associazione Turistica Culturale Salento griko, insieme
all’Associazione Multiculturale “Vibrazioni Popolari” di Martignano
vi invitano, in presenza dell’autore, alla
PRESENTAZIONE DEL VOLUME
di Giuse Alemanno “Le vicende notevoli di Don Fefè, nobile sciupa femmine e
grandissimo figlio di mammaggiusta, e del suo fidato servitore
Ciccillo”
(I Libri di Icaro)
Giuse Alemanno ha stoffa da vendere. Sa scrivere e questo lo ha
dimostrato non solo nei suoi esordi in Racconti Lupi (1998) per i
tipi di Filo editore, poi ancora nel 2001 nella raccolta sempre per
la stessa casa editrice di racconti brevi dal titolo Solitari, e non
per ultimo con il suo romanzo d’esordio per i tipi di Stampa
Alternativa, dal titolo Terra Nera, romanzo perfido e paradossale di
cafoni e d’anarchia. Alemanno ha convinto in tutta la sua attività
di scrittore, come adesso quando propone alle stampe per i tipi di I
Libri di Icaro “Le vicende notevoli di Don Fefè, nobile sciupa
femmine e grandissimo figlio di mammaggiusta e del suo fidato
servitore Ciccillo”. Da un lato continua a prediligere un codice
linguistico nudo e crudo che ben si addice alle latitudini
esistenziali che descrive ovvero un’umanità grottesca, sconfitta,
privata di un senso della felicità a causa di una dimensione
antropologica della quotidianità alienante e stritolante. I colori
sono sempre quelli prediletti dall’autore, e cioè tutte le tonalità
della terra arsa e crudele del Salentoo di un Sud del Sud del mondo
, il rosso del vino e del sangue, il giallo malato di un sole che
indistintamente illumina barbare convenzioni, perverse connivenze,
dure leggi della seduzione e dell’intrigo amoroso e di potere.
Insomma Alemanno ha la capacità di coinvolgere il lettore,
offrendogli in bella posa una serie di situazioni e personaggi che
rivelano come egli sia in grado di rendere senza troppi fronzoli una
realtà ai margini della quale ne conosce ogni singolo dettaglio. Ma
Alemanno da un altro punto di vista, è l’autore dell’azzardo
linguistico, dove addirittura il sermo vulgaris diviene lingua
altra, nuova, a volte completamente inventata, innovativa senza
ombra di dubbio; è l’autore che riesce a cantare la bellezza delle
donne e dei loro malefici d’amore (vedasi come descrive le donne “a
servizio” di Don Fefè da Tecla alla giovane Rosaria sino
all’affascinante attrice Lucia), che sa parlare con eleganza dei
modi e dei costumi della nobile gente di campagna, neanche fosse il
D’Annunzio delle cronache romane; è l’autore che sa parlare con
eleganza sopraffina del bon ton e dei suoi mille ricami. Già perché
Alemanno è uno scrittore completo, che sa offrire non solo opere
gradevoli alla lettura, ma che avrebbe molto da insegnare a numerosi
scrittori di dubbie doti letterarie che circolano oggi in più parti
d’Italia. Ma veniamo al dunque: Don Felice meglio noto come Don Fefè,
nobile di Cipièrnola, incontrastato sovrano di Palazzo Rizzo
Torreggiani Cimboli, ricco ereditiero e gran figlio di mignotta, in
un Sud chiaramente novecentesco, privo comunque – solo per chi non
ha occhi per vedere - di collocazione temporale e geografica, passa
le sue giornate tra amplessi fugaci ma intensi con le sue domestiche
o con le mogli dei suoi affittuari, ricordi melanconici di lussuosi
postriboli parigini, i rocamboleschi e implumi voli da tacchino del
suo umile servitore Ciccillo, ruffiano e tuttofare, e dulcis in
fundo i malevoli – ahimè – tiri della sorte che pone sulla
strada di questo personaggio (che sembra una caricatura del marchese
De Sade tutto dedito al sano perseguimento né più né meno dei cazzi
suoi), piccoli contrattempi: don Fefè deve misurarsi con la mala
locale, con l’aspro desiderio di vendetta di belle e ruspanti donne
sempre pronte ad allargare le gambe ma superdotate di occhio fino, e
con degli eccessi d’ira, che lo fanno scomporre oltre ogni
ragguardevole misura che gli compete per rango e censo. Quello di
Alemanno per farla breve è un piccolo gioiellino che si lascia
leggere con estrema facilità, ma che rimane nel cuore di chi avrà il
buongusto di assaporarlo sino alla fine
Giuse Alemanno, Le vicende notevoli di Don Fefè, nobile sciupa
femmine e grandissimo figlio di mammaggiusta e del suo fidato
servitore Ciccillo, I libri di Icaro, pp. 128
Note di Stefano Donno
L'Associazione Salento
Griko vi invita alla visita guidata ai beni storico artistici del
Parco Turistico Culturale Palmieri di Martignano (Pozzelle, Cappella
affrescata di San Giovanni, Cappella affrescata della "Conella",
Case a corte, Portali e mignani, Palazzo Palmieri, frantoio
semi-ipogeo, giardini di Palazzo Palmieri) a cui abbinare, alla fine
del tour, la degustazione dell'aperitivo griko, composto da prodotti
tipici di aziende del territorio. Un viaggio culturale che sposa il
sapore di prodotti di qualità: il vino della Masseria L'Astore di
Cutrofiano; i prodotti del forno Nonno Felice di Martignano; Olio,
olive, patè, peperoni, zucchine, condifrisa della Cooperativa Nuova
Generazione di Martano; i prodotti caseari della Masseria S. Biagio
di Calimera.
“Pietra su Pietra” è un progetto ideato e curato
dall’Associazione Fluxus Open e proposto nell’ambito della VI
edizione del Festival Déco che dal 2004 ad oggi si propone di
valorizzare il pregevole e originale patrimonio di ville e dimore
storiche nei territori di Nardò, Galatone, Sannicola e Alezio e che
quest’anno pone l’attenzione sul tema della Pietra puntando lo
sguardo su quei lavoratori che hanno fatto del costruire una vera e
propria arte.
Il titolo della
mostra prende spunto dall’antico detto salentino “petra su petra
azza parite”. Con un lavoro metodico, giornaliero, disponendo pietra
su pietra o concio su concio, si costruivano muri a secco ed
architetture. Lavoro come metafora della vita, condotta con umiltà
da cavamonti, maestri muratori e scalpellini, che con pazienza
costruivano le loro opere e tramandavano ai figli la tradizione.
La mostra Pietra su Pietra, nasce per raccontare proprio questo percorso ed inizia con
l’evidenziare la fase dell’estrazione della pietra calcarea, per poi
illustrare il lavoro delle maestranze e l’impegno sociale delle
associazioni di muratori e in ultimo rappresentare il prodotto
finito: le murature e le varie tipologie di volte.
Il recupero di questa cultura materiale, quanto mai
necessario per la difesa dell’identità storica e del nostro
territorio, è l’obbiettivo che si pone questa iniziativa.
La pietra grezza vista come prezioso elemento naturale,
estratta con fatica un blocco dopo l'altro, portata in superficie
con strumenti antichi e, soprattutto, grazie all'impegno e al
sacrificio di esperti cavamonti.
I grandi massi poi ridotti in conci, destinati alle
costruzioni di case, palazzi o chiese: pesanti tufi calcarei da
trasportare in spalla. Pietre squadrate ma fuori misura rispetto a
quelle utilizzate oggi: più piccole e leggere.
Infine, la posa in opera: pareti e volte realizzate con
sapiente opera di incastro, destinate a durare secoli.
La mostra è arricchita da un’animazione in 3D che illustra il
processo costruttivo delle volte tipiche e da una testimonianza
video.
La mostra inaugurata a Nardò lo scorso 22 maggio e presentata
con diversi approfondimenti tematici in contemporanea anche a
Sannicola e ad Alezio, sarà ospitata dal 4 al 13 luglio a
Martignano, nel Parco Turistico Culturale Palmieri e farà tappa nei
prossimi mesi in altre località salentine.
La
mostra “Pietra su Pietra” e tutte le iniziative del Festival Déco
2009 sono finanziate da Unione e Europea e Regione Puglia (fondi U.
E. – P. O. FESR 2007/2013) e promosse dalla Provincia di Lecce –
Assessorato al Marketing Territoriale e al Turismo, nell’ambito
delle iniziative di promozione del Marchio d’Area Salento d’Amare;
dai Comuni di Nardò, Galatone, Sannicola, Alezio.
SABATO 04 LUGLIO ORE
20.30
PARCO TURISTICO
CULTURALE PALMIERI
- MARTIGNANO
C/O PALAZZO PALMIERI
Inaugurazione
MOSTRA
“PIETRA SU PIETRA”
L’Associazione Turistica Culturale Salento Griko, ente
creatore e gestore del Parco Turistico Culturale Palmieri, in
collaborazione con l’Associazione Fluxus Open vi invita alla
inaugurazione Sabato 4 luglio 2009 alle ore 20.30
della Mostra “Pietra su Pietra”. L’evento rientra nella
programmazione della XVIII^ edizione della Sagra dell’Insalata Grika
e della Salsiccia che si terrà a Martignano il 3, 4 e 5 luglio 2009.
SABATO 04 LUGLIO ORE
21.30/23.30
PARCO TURISTICO
CULTURALE PALMIERI
- MARTIGNANO
C/O PALAZZO PALMIERI
CITTA' APERTE 2009
PASSEGGIATE CON GUSTO
(GRATUITA, PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA)
INFO E PRENOTAZIONI:
FRONT OFFICE TURISTICO SALENTO GRIKO
TEL. 0832 821827 CELL. 392 3309993
WWW.PARCOPALMIERI.IT - INFO@PARCOPALMIERI.IT
Per la giornata di sabato 4 luglio 2009, in coincidenza con la 18^
edizione della Sagra dell’Insalata Grika e della Salsiccia, si
propone un percorso del gusto che, dalle tipicità proposte dalla
Sagra spazi con il ricco paniere dei prodotti tipici della Grecìa
Salentina. La passeggiata, al pari delle Passeggiate per Città
proposte, prevederà la visita guidata al Parco Turistico Culturale
Palmieri e a tutti i monumenti di Martignano, a conclusione della
quale ci sarà una ricca degustazione negli spazi di Palazzo
Palmieri. Al termine gli utenti potranno godere della musica, del
divertimento e delle attrattive che la Sagra offrirà.
Ore 22.00
CONCERTO DEI BRIGANTI DI TERRA D'OTRANTO
L’Associazione Turistica Culturale Salento Griko, in collaborazione
con Coldiretti Lecce, Confagricoltura nazionale Giovani, con la CIA
di Lecce, con le aziende agroalimentari del territorio, ed il
patrocinio della dell’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina e del
Comune di Martignano, organizza, all’interno della programmazione
generale della XVIII^ Sagra dell’Insalata Grika e della Salsiccia di
Martignano, curata dalla locale Pro Locco, l’incontro di
sensibilizzazione sul tema:
Agricoltura
integrata,
biologica e Mangiar sano
Confronto sulle esperienze dell’agricoltura integrata, biologia e
biodinamica nel Salento, i risvolti sulla salute con le buone
pratiche nutrizionali, i rapporti tra agricoltore e consumatore
finale (l’esperienza dei Farmes Market).
Introduce e modera l’incontro
Antonio Torretti
Esperto
in comunicazione prodotti agroalimentari
Saluti istituzionali
Luigino Sergio,
Sindaco del Comune di Martignano e Presidente dell’Unione dei Comuni
della Grecìa Salentina
Intervengono:
Vincenzo Parisi
Vicedirettore Codile
- Consorzio di difesa e valorizzazione delle produzioni intensive,
dell’ambiente e del territorio rurale della provincia di Lecce
Sergio Falconieri
Presidente di “Gaia” Soc.Coop.Agricola S.r.L. – azienda
specializzata in agricoltura biologica
Pantaleo Greco
Vicepresidente Nazionale Giovani di Confagricoltura, Azienda
Agricola Dott. Oronzo Greco
Antonello Russo
Imprenditoreagricolo - Presidente nazionale dell’
Associazione Demeter Italia
Leo Piccinno
Presidente Coldiretti Lecce
Alessandra Mattioni
Life Coach in Programmazione Neuro-Linguistica – autrice del libro
“Nutri il tuo buon umore”
Vito Murrone
Presidente CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) Lecce
A seguire apertura ufficiale della XVIII^ Sagra dell’Insalata Grika
e della Salsiccia
Ore 22.00
CONCERTO DI STELLA GRANDE E ANIME BIANCHE
(De Andrè, De
Gregori, Guccini, Ligabue, Nomadi, ecc.)
L’Associazione
Turistica Culturale Salento Griko, ente creatore e gestore del Parco
Turistico Culturale Palmieri di Martignano, vi invita SABATO 27
GIUGNO ALLE ORE 22.00, negli spazi del cortile di Palazzo Palmieri a
Martignano, al concerto live gratuito dei gruppi musicali
dell’associazione “Amici e dintorni” di Cavallino.
Le band che si
esibiranno esprimono il talento di musicisti salentini che,
associati, promuovono la cultura musicale quale forma di
aggregazione e sana passione. Nata un anno fa, l’Associazione Musica e
dintorni,
ha sede a Cavallino, dove coltiva i talenti musicali dei propri
associati durante tutto l’anno e da dove parte l’esplorazione di
generi musicali diversi che spaziano dal jazz, al latin, ai classici
italiani.
Nella splendida
cornice di Palazzo Palmieri vi attende una serata di buona musica,
accompagnata dalla gratuita fruizione degli splendidi ambienti del
Parco Turistico: dal frantoio ipogeo, alla Cappella affrescata di
San Giovanni, alle sale espositive del Palazzo, dall’efficiente
Front Office Turistico Salento Griko, agli spazi dello storico
giardino, dove è presente l’accogliente Caffè Palmieri.
Il concerto
rientra nel calendario eventi di giugno del Parco Turistico
Palmieri, patrocinato dal Comune di Martignano.
Più
in generale, oggi attribuiamo un valore imprescindibile alla
documentazione visuale dei fenomeni antropologici, diversamente da
quanto capitava in epoche nelle quali il medium letterario
esercitava su di essi un esclusivo primato di competenza. È per
questa ragione che l’esperienza di Pinna in Salento merita una
considerazione tutta speciale nell’evoluzione della coscienza comune
attorno ai fatti antropologici, non solo d’ambito nazionale.
Ricorre quest’anno il cinquantesimo anniversario della, ormai
famosa, ricerca di Ernesto de Martino e la sua equipe nel Salento,
per esplorare e indagare il fenomeno del tarantismo.Della spedizione
faceva parte il fotografo Franco Pinna che realizzò un reportage di
valore assoluto di cui solo 41 foto sono state pubblicate nelle
varie edizioni della Terra del Rimorso (Il Saggiatore).
Molta della fama di FRANCO PINNA (La Maddalena/SS 1925 - Roma 1978),
uno dei maggiori fotografi italiani del Novecento, è giustamente
legata alle campagne di documentazione scientifica che ha svolto al
seguito di Ernesto de Martino (1908-1965), probabilmente il massimo
antropologo italiano del secolo scorso.
Del Tarantismo
Non
era, quella di Pinna, la prima circostanza in cui il tarantismo
salentino veniva ripreso fotograficamente. Fu però la prima volta
che di quegli eventi ci si ripropose di fornire una rappresentazione
quanto più organica e analitica possibile, nella coscienza che già
alla fine degli anni Cinquanta tali manifestazioni fossero fenomeni
in via di progressiva sparizione. Per perseguire questo obiettivo,
Pinna si sforzò di adeguare i modi della documentazione di cronaca,
da lui normalmente praticati come fotogiornalista, a una nuova
funzione più disponibile alle esigenze scientifiche che la missione
demartiniana, attrezzata anche per parallele registrazioni sonore,
avrebbe dovuto pretendere. Il più rilevante fra i metodi adottati è
quello della sequenza continua, "paracinematografico".
Contatti: Tel/Fax 0832 801577 cell. 3299886391
Giovedì 25 giugno ore 21.30
PARCO TURISTICO
CULTURALE PALMIERI
- MARTIGNANO
CINEMA
SOTTO LE STELLE
Proiezione del
film “Difetto di Famiglia”
Commedia italiana
Un film di Alberto
Simone. Con Lino Banfi, Nino Manfredi, Carlo Cascone, Eleonora D'Urso,
Simone Corrente, Dante Marmone
Commedia, durata 108 min. - Italia 2001.
Due fratelli si
rincontrano alla morte della madre, dopo aver lasciato, quarant'anni
prima, il paese natale. Dopo essersi ignorati per lungo tempo sono
costretti dal testamento della madre a compiere insieme il viaggio
dal nord, dove Nicola è ora un imprenditore di successo, al paese
d'origine in cui la madre ha chiesto di essere sepolta. Nel corso
del viaggio scopriranno di essere ancora profondamente legati e,
superando le incomprensioni e i rancori passati, ritroveranno il
rispetto e l'affetto reciproco.
"Stupido
è chi lo stupido fa", diceva un ragazzotto statunitense quasi diec'anni
fa. Ed è francamente difficile non pensare al film di Zemeckis,
guardando "Elling", per quanto il personaggio qui ottimamente
interpretato da Per Christian Ellefsen non abbia poi molti punti in
comune con quello che ha portato all'Oscar Tom Hanks, al di là del
basso quoziente intellettivo e di una candida visione del mondo.
Alla morte della madre, centro assoluto del suo universo, Elling
viene internato in una clinica psichiatrica. Dopo due anni di cure,
Elling e il suo compagno di stanza Kjell Bjarne vengono inseriti in
un programma di recupero sociale: gli viene assegnato un
appartamento ad Oslo ed il compito di imparare a badare a se stessi,
ovviamente sotto il controllo di un assistente sociale. Ma il povero
Elling, che certo non è un ragazzino, ha sempre vissuto sotto l'ala
protettrice della madre, e per lui anche rispondere al telefono è
un'esperienza nuova. Nuova e spaventosa, dato che i suoi compagni
più inseparabili sono Ansia e Capogiri...
Prodotto norvegese candidato all'Oscar per il
film straniero nel 2002 (battuto da "No
Man's Land"), "Elling" ha forse una
morale un po' risaputa, ma è un film straordinario nella sua
semplicità. Lo sguardo distorcente con cui il protagonista, e noi
con lui, guarda il mondo finisce per essere una lente
d'ingrandimento per farci notare come siano gli altri (ossia noi) i
veri pazzi.
Elling
non sa nulla della vita reale, non conosce il mondo esterno, perché
è sempre stata la madre ad occuparsi di tutto. E quando si trova a
dover cammminare con le proprie gambe, seppur con l'aiuto di Kjell
Bjarne, anche i gesti più semplici sembrano delle imprese
impossibili. Ma con il passare del tempo i due imparano a vivere,
imparano a relazionarsi con gli altri, e trovano finalmente un
appiglio. E' Kjell Bjarne a trovarlo per primo, l'amore di una
donna, ed Elling inizialmente rifiuta l'idea, probabilmente
spaventato dalla possibilità di perdere il suo sostegno, ma quando
anche lui scopre un punto di interesse nel mondo esterno, quando
scopre la Poesia e il proprio talento per la scrittura poetica, gli
sembra molto più facile affrontare il Mondo. Ma nella sua
semplicità, Elling scrive poesie solo per esprimere se stesso,
perché è vero che - come chiunque - vorrebbe diventare famoso, ma
quando ha la possibilità di diventarlo preferisce restare un anonimo
poeta underground. Perché, nella sua semplicità, capisce che la cosa
importante non è tanto avere l'approvazione degli altri, quanto il
rendersi conto di essere in grado di realizzare qualcosa di valido.
Sheryl, moglie e madre per vocazione, alle
prese con il secondo matrimonio, fatica a reggere le fila di un
nucleo familiare assemblato a suon di copia-incolla: Richard,
marito/padre alla ricerca ossessiva di un improbabile successo
editoriale, Dwayne e Olive, rispettivamente adolescente ribelle e
mini-reginetta di bellezza di provincia, il nonno, cacciato dalla
casa di cura perché cocainomane, e, ultimo in ordine di arrivo, lo
zio Frank, fratello di Sheryl reduce da un tentato suicidio. Una
sgangherata famiglia, quella degli Hoover, che si ritroverà in
viaggio su un cadente pulmino verso il concorso di bellezza per
bambine più famoso della California, Little Miss Sunshine, per cui
la piccola Olive è stata selezionata.
Il viaggio, a dir poco movimentato, ridefinirà i rapporti, e darà
occasione a ciascuno, in modo inatteso e imprevedibile, di
riconciliarsi con se stesso prima che con gli altri. Due registi
esordienti, un cast di tutto rispetto, una sceneggiatura brillante
sostenuta da un concept temerario. Ci troviamo dinnanzi a qualcosa
di raro: un'opera fresca, capace di intrattenere e al contempo
canalizzare emozioni in modo naturale. L'estrazione videoclippara
dei neo-directors rischia l'invadenza, ma, se i tempi comici
appaiono in principio tarati su tempistiche quasi pubblicitarie, il
tiro viene prontamente raddrizzato, per un minutaggio che scorre
fluido, scandito dal ritmo a tratti incalzante di passaggi e battute
memorabili. Rigorosamente on-the-road (con il pensiero che
inevitabilmente va al recente
Sideways),
si celebra a tutto tondo l'eccentricità del paradosso umano, a passo
spedito attraverso le potenziali paludi della tragicommedia,
battendo sentieri prossimi alla black comedy fino ai lastricati
viottoli del grottesco suggerito. La sensazione, esaurita la trance
cinematografica, già di per se indicativa della qualità della
pellicola, è quella di un'opera realizzata da qualcuno che aveva
realmente voglia di farlo. Tutto ciò non è poco. Anzi, è tanto.
Si parla e si
canta "de lu Sud" a Martignano, presso il Parco Turistico Culturale
Palmieri. Si parla e si canta in salentino con Daniele Durante
che presenta il suo primo lavoro da solista "E allora tu si de lu
Sud". La musica e i nonni, il sole, la terra, la politica e i
politicanti, i privilegiati, i cialtroni e i "poveri cristi", e
ancora sogni e speranze, malinconia, disillusione, sorrisi e
rancori; trent'anni dopo, in musica e parole, il Salento è più che
mai "una questione meridionale" per il musicista Daniele Durante,
fondatore del Canzoniere Grecanico Salentino, per trent'anni
gruppo di punta del panorama musicale pugliese. Gli anni '70 hanno
visto la nascita di quel movimento di riscoperta e riproposizione
della musica di tradizione dal quale poi è scaturito tutto il
fenomeno di oggi. Con Daniele Durante, a parlare di quel periodo e
della "moda" di oggi, dell'importanza della ricerca e della
conoscenza ci sono Luigi Chiriatti, ricercatore, che con
Durante ha diviso l'esperienza del primo Canzoniere Grecanico, e
Roberto Guido, direttore di "quiSalento". Inizio ore 21.30. Dopo il dibattito è prevista una "cantata" di Daniele Durante
accompagnato da alcuni musicisti del suo gruppo.
L'evento è organizzato
dall'Associazione Turistica Culturale Salento Griko, ente creatore e
gestore del Parco Turistico Culturale Palmieri di Martignano.
“BYE BYE SCHOOL …io vado al Parco Palmieri”
Evento ludico ricreativo alla scoperta del Parco Turistico Palmieri
di Martignano
Per salutare l’anno scolastico giunto al termine, l’Associazione
Turistica Culturale Salento Griko, con il Patrocinio del Comune di
Martignano e la collaborazione dell’Istituto Comprensivo di Calimera
e Martignano, di Arakne Mediterranea, Kurumuny Edizioni, Il Dado,
Operatori culturali, ludotecari, invita grandi e piccinni all’evento
ludico ricreativo “BYE BYE SCHOOL…io vado al Parco Palmieri”.
L’evento sarà finalizzato alla scoperta degli spazi del Parco
Turistico Culturale Palmieri con un approccio ludico aggregante che
metterà insieme scoperta dei beni storico artistici del Parco
Palmieri, con attività volte alla costruzione di antichi giocattoli
con materiali di recupero, cacce al tesoro, gare di aquiloni, giochi
di gruppo, momenti di musica e danza popolare condivisi. Nel corso
dell’evento sarà presentato il volume “Giocattoli di tradizione del
Salento” edito da Kurumuny Edizioni e sarà aperta la Mostra sui
Giocattoli di tradizione.
La giornata assume un carattere ancora più significativo alla luce
dell’Anniversario della Festa della Repubblica che sancisce il
passaggio dalla monarchia alla Repubblica.
Anche per il 2009 l'Associazione Turistica Salento
Griko propone all'interno del programma dell'Apt di Lecce "Città Aperte"
un ricco calendario di appuntamenti volti alla conoscenza e fruizione del
patrimonio materiale ed immateriale del Parco Turistico Culturale Palmieri
di Martignano.
ISTITUTO SANTA CHIARA s.r.l.-
PRESIDIO DI
RIABILITAZIONE FUNZIONALE EX ART. 26 L. 833/78 - STRUTTURA
ACCREDITATA E CONVENZIONATA CON IL SSR
Incontro su QUALE RIABILITAZIONE? Il bisogno riabilitativo nel Salento
Introdurrà il Sindaco di Martignano, Dott. Luigi Sergio. La riabilitazione nel nuovo Piano della Salute.
Dott. Vincenzo Ciccarese, Dirigente Psicologo ASL LE Distretto di
Martano Il bisogno riabilitativo nell’ASL LE
Dott. Francesco Farì, Direttore Dipartimento della Riabilitazione
ASL LE Evoluzione del pensiero riabilitativo: attualità e prospettive.
Dott. Fiorenzo Carlino, Direttore Sanitario Istituto Santa Chiara Modelli operativi in fisioterapia.
Dott. Giuseppe Giovannico, Responsabile Servizio di Riabilitazione
Ortopedica Istituto Santa Chiara
MARTIGNANO 23 maggio
2009 - Centro Servizi - Zona Industriale
Start: h. 22,00 - Entry: € 5
ST LION MOVEMENT & NUOVA MARTIGNANO
in collaborazione con TerraNoa Nextpromotion, organizzano:
La Presentazione Live, in dance hall style, del nuovo album
TREBLESTUDIO, con:
- ONE LOVE HP special guest;
- FULL SQUAD resident sound;
- e gli artisti che hanno partecipato alla realizzazione del cd:
Treble, Fido Guido, Mama Marjas, Gopher, Sista Kinky, Dani Silk,
Apache & Sara, Castigliani, Zapphos, Virtus, Tizla, Nico Royale,
Lele B, Kalò, PittyRed, Tremula, Big Matata.
DALLE ORE 9.30 ALLE ORE
13.00 - DALLE 16.30 ALLE 20.30
Il Parco Turistico
Culturale Palmieri aderisce alla manifestazione "Chiese Aperte 2009"
organizzato dall'Associazione "Archeoclub d'Italia".
Per l'occasione saranno
visitabili, con un servizio di visita guidata, le Cappelle
affrescate di San Giovanni e quella della "Conella" titolata alla
"Madonna delle Grazie".
13° MOTORADUNO - 3°
INTERNAZIONALE - Città di Galatina " La T a r a n t a "
01 - 02 - 03 Maggio 2 0 0 9
Sabato 2 Maggio alle
ore 16.00
Rally Touring della
Taranta lungo la costa Adriatica: Soleto, Martano, Torre S.Andrea,
Torre dell’Orso, Roca, S.Foca, Melendugno, Calimera, Martignano.
Sosta nella splendida
cornice di Palazzo Palmieri. Visite guidate a cura dell’Associazione
Turistica Culturale Salento Griko. Degustazioni di prodotti locali
nel Parco Culturale Palmieri.
DOMENICA 5 APRILE 2009 –
ore 19.30 - Chiesa S. Maria dei Martiri
La Parrocchia Santa
maria dei Martiri, in collaborazione con Arakne Mediterranea, con la
Schola Cantorum ed il Parco Turistico Culturale Palmieri, presenta:
ANTONIO CASTRIGNANO'
E GRUPPO POPOLARE IN CONCERTO
Il Parco Turistico
Culturale Palmieri di Martignano, con il patrocinio del Comune,
organizza, presso gli spazi di Palazzo Palmieri, il concerto live “Canti nel
buio” a cura di Antonio
Castrignanò......>>>
L’inizio dello
spettacolo è fissato alle ore 20,30 di Domenica 15 marzo 2009.
Il Comune di Martignano ed il Centro Provinciale di
Promozione e Coordinamento nella Prevenzione dei Tumori Femminili,
con il patrocinio della Provincia di Lecce e dell’Azienda A.S.L.
Lecce, in collaborazione con la Commissione Provinciale Pari
Opportunità, i Medici di Base, le Associazioni di volontariato
operanti nel settore socio-sanitario e l’Associazione Salento Griko,
organizzano un incontro pubblico sul tema:
“Sportello informa donna sulla prevenzione dei tumori femminili”
Interverranno:
il Sindaco di Martignano Luigino Sergio, l’Assessore provinciale
Loredana Capone, Enrico D’Ambrosio (Responsabile Scientifico del
Centro di Prevenzione dei Tumori Femminili), Abbondanza Longo
(Coordinatrice del Centro di prevenzione dei Tumori Femminili) ed i
rappresentanti delle Associazioni impegnate sul tema della
prevenzione.
Appuntamento per le ore 17.30 di mercoledì 4 marzo presso gli spazi
del Parco Turistico Culturale Palmieri di Martignano.
Per Informazioni sull’iniziativa: Parco Palmieri - Tel. 0832 821827
http://www.parcopalmieri.it
DOMENICA 1 MARZO 2009 -
MARTIGNANO - PALAZZO PALMIERI
Il Parco Turistico Culturale Palmieri di Martignano,
in collaborazione con Kurumuny Edizioni, organizza, per domenica 1
marzo 2009, la presentazione del volume:
Sorelle Gaballo – canti di polivocale del Salento. Nardò/Arneo
A cura di Dario Muci
Intervengono:
Prof. Luigi Chiriatti (Ricercatore storia orale)
Mario Mennonna (Storico)
Giuseppe Spedicato (etnomusicologo)
Giuseppe Tarantino (Nuovo Quotidiano di Puglia)
Dario Muci (curatore)
A seguire intervento musicale a cura delle Sorelle Gaballo
Il lavoro di Dario Muci di documentazione e ricerca con le sorelle
Gaballo apre prepotentemente una finestra su un territorio e una
parte del Salento (Arneo-Nardò) poco conosciuti e poco indagati
dall’etnomusicologia locale e nazionale.
Nardò e le zone limitrofe sono state il “territorio” di Luigi
Stifani, barbiere musicista, “dottore” delle tarantate. Luigi
Stifani ha scandito fino alla sua morte (28 giugno 2000) i ritmi e
la musica di questa parte del territorio salentino. La sua
personalità e la sua grande conoscenza del fenomeno più indagato e
documentato del Salento, il tarantismo, ha limitato se non annullato
del tutto (anche se inconsapevolmente) la ricerca successiva che non
si è mai spinta molto oltre Stifani.
Ora le voci, i racconti, i canti delle sorelle Gaballo e il paziente
lavoro di Dario Muci interrompono questo silenzio della memoria
“spezzata” e riannodano e tessono nuove storie e nuove speranze.
Per Informazioni sull’iniziativa:
Parco Palmieri - Tel. 0832 821827
http://www.parcopalmieri.it
MARTEDI' 24 FEBBRAIO
2009 - MARTIGNANO - PIAZZA DELLA REPUBBLICA
Si rinnova martedì 24 febbraio 2009, ultimo dei giorni
dedicati al Carnevale prima della Quaresima, il tradizionale
appuntamento con la morte te lu Paolinu che chiude la
XXIV^ edizione del Carnevale della Grecìa Salentina e XXX^ del
Carnevale di Martignano.
La Morte de lu Paolinu condensa lo spirito del Carnevale e lo
espia in un rito di trapasso dall’opulenza alla penitenza ed al
raccoglimento spirituale. Ma quanta allegria, quanta ironia, nella
morte de lu Paolinu; rivivono le atmosfere delle feste medievali di
"Inversione" dei ruoli sociali quando ai contadini era concesso dire
tutto ciò che pensavano dei loro padroni; e delle feste romane
denominate "Pasquinate", quando sulla statua di Pasquino (dal nome
di un sarto o forse di un barbiere che parlava male dei papi e
cardinali) venivano affissi biglietti di invettiva contro i potenti
e i clericali.
Programma del XXX° Carnevale Martignanese e XXIV° della Grecìa
Salentina
Il Carnevale della Grecìa Salentina, giunto nel 2009 alla XXIV
edizione, è una manifestazione collettiva che coinvolge i
Comuni dell’area ellenofona e chiunque voglia partecipare con carri
allegorici, gruppi mascherati, interventi di musica, danza, teatro e
spettacolo.
E’ finalizzato alla conservazione dell’identità culturale e
linguistica dell’area in cui si svolge e a favorire momenti di
scambio, divertimento, socializzazione e integrazione culturale.
Come Carnevale Popolare Martignanese si svolge da 30 anni.
Alle ore 13.30 carri e gruppi provenienti da diversi comuni
limitrofi si concentrano presso il Largo Convento prima dell’avvio
della manifestazione. Alla conclusione della sfilata seguiranno le
premiazioni dei vincitori e partecipanti in Piazza della Repubblica.
Le iscrizioni alla sfilata sono gratuite e possono effettuarsi fino
all’ora d’inizio o chiamando il Comune di Martignano (Tel. 0832
801254). Diverse iniziative collaterali coinvolgeranno le Scuole di
Martignano e della Grecìa Salentina.....>>>
14 e 15 FEBBRAIO 2009 -
PARCO TURISTICO PALMIERI
FEDERAZIONE SCACCHISTICA ITALIANA - Delegazione provinciale di Lecce
Indice ed organizza il XXII CAMPIONATO PROVINCIALE DI SCACCHI – 2009
- Memorial Salvatore Manco - Ottavi di finale del Campionato
italiano assoluto 2009
Valido per le qualificazione ai quarti (fase regionale)
14 – 15 Febbraio : Palazzo Palmieri (Piazza Palmieri – Martignano)
28 Febbraio-1 Marzo : Palazzo Raho (Via Vittorio Emanuele II –
Zollino)
Con il patrocinio dei comuni di Zollino e Martignano
Il torneo è valido per:
- Il titolo di Campione Provinciale di Lecce 2009
- L’ammissione alla fase regionale del campionato italiano per i
giocatori con categorie inferiore a Candidato Maestro nella misura
del 30% (approssimazione per eccesso) dei partecipanti (ai fini del
calcolo non si tiene conto dei giocatori da CM in su).....>>>
M’ILLUMINO DI MENO 2009 Giornata del Risparmio Energetico - 13
febbraio 2009 -
Il Parco Turistico Culturale Palmieri aderisce
Per il quinto anno consecutivo Caterpillar lancia per il 13 febbraio
2009 M’illumino di meno, la grande giornata di mobilitazione
internazionale in nome del risparmio energetico.
Dopo il successo delle passate edizioni, i conduttori Cirri e
Solibello chiederanno nuovamente agli ascoltatori di dimostrare che
esiste un enorme, gratuito e sotto utilizzato giacimento di energia
pulita: il risparmio. L’invito rivolto a tutti è quello di spegnere
luci e dispositivi elettrici non indispensabili il 13 febbraio 2009
dalle ore 18.
L'Associazione Turistica Salento Griko ha aderito all'iniziativa
spegnendo le luci di tutto Palazzo Palmieri dalle ore 18; ma oltre a
questo impegno simbolico si è proceduto a sostituire molte delle
lampade di Palazzo Palmieri con lampade a risparmio energetico.
Ciò,
a fronte di una spesa di 150 euro, ha prodotto ridotto il consumo
dal 3,5 kw a 1,6kw. .....>>>
27 DICEMBRE 2008 - 18
GENNAIO 2009
Il tamburo a cornice è di gran lunga il membranofono più diffuso ed
importante nella musica italiana di tradizione orale e, come la mano
che batte sul tamburello scandisce quel ritmo denominato Pizzica o
Taranta nel Salento, così batte per scandire la Tarantella
Napoletana, quella Calabrese, quella Siciliana ecc. tutte con
tecniche e strutture (dello strumento) diverse.
Nelle sue varie forme, è presente anche in Nord Africa, in Spagna,
in Grecia, nei Balcani ecc. I tamburi a cornice sono costituiti da
una o due membrane (pelli) tese su una semplice cornice o telaio.
Questo, costruito in legno sottile, è di solito poco profondo: ciò
comporta che, una volta battuta la pelle, la risonanza sia piuttosto
debole. La cornice è circolare, ma si possono trovare anche altre
forme; altre caratteristiche le troviamo sui tamburi a cornice
popolari che hanno, per esempio, dei piattini o sonagli o rami
fissati ai bordi della cornice stessa. FINO AL 18 GENNAIO 2009.....>>>